l nome della giustizia è tenerezza

Il 18 ottobre scorso si è tenuto a Bergamo il convegno I nomi della giustizia, la questione penale in Lombardia voluto dalla Conferenza episcopale lombarda, dalla Delegazione Caritas e dalle Cappellanie delle carceri della Lombardia. Riportiamo integralmente la relazione Il nome della giustizia è tenerezza di Isabella Guanzini, filosofa e teologa, docente all’Università di Linz


La questione della forma della giustizia – dei nomi della giustizia – che può e deve incarnare la pena: come “strappare” dal carcere una vita che sembra perduta? Quale forma della pena tende a disumanizzare, invece che ad avviare un processo di riflessione e di metamorfosi dell’umano? Come superare il tratto meramente ritorsivo o intimidatorio della pena, che vede soltanto la colpa o il reato, allargando lo sguardo alla persona, alla sua storia, e al suo legame con la società? Esiste un modello di giustizia diverso da quello retributivo, che non si limiti a neutralizzare – e dunque a bloccare, alienare e opprimere – lo sviluppo della vita umana, ma che invece miri a riparare, a ricostruire e, soprattutto, a liberare ciò che è incarcerato, anche prima di aver commesso concretamente un reato? ...

L'intero intervento è a questo link:

https://www.settimananews.it/diritto/nome-della-giustizia-tenerezza/

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