La Russia oggi vive in un sistema ideologico coercitivo e totalizzante, fondato sulla manipolazione della storia e sul controllo della memoria nazionale, piegato agli obiettivi del Cremlino
Il 9 maggio, anniversario della resa tedesca agli Alleati, si è tenuta sulla Piazza Rossa la consueta parata. Putin l’ha aperta affermando: “I nostri padri, nonni e bisnonni hanno salvato la Patria. E ci hanno lasciato in eredità il compito di difendere la Patria, di restare uniti e di difendere con fermezza i nostri interessi nazionali, la nostra storia millenaria, la nostra cultura e i nostri valori tradizionali, tutto ciò che ci è caro, che ci è sacro”. Queste parole racchiudono l’essenza del credo putiniano: un sistema ideologico eterogeneo, coercitivo e totalizzante, fondato sulla manipolazione della storia e sul controllo della memoria nazionale, piegate agli obiettivi del Cremlino...
L'analisi di Giovanni Cadioli è a questo link:
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