Nel marzo del 1981, il cardinale rilasciò a Francesco Strazzari un’intervista, pubblicata il mese successivo sulla rivista Il Regno con il titolo Questa chiesa fra paura e profezia. È molto interessante, per non dire sorprendente, ripercorrere i contenuti di questo colloquio di ormai quarantacinque anni fa: le parole del cardinale ci danno la misura di quanto tempo la Chiesa abbia perso, di quale grave incapacità di comprensione dei segni dei tempi continui a marcare il suo operato, di quante attese siano state disattese, di quante paure abbiano avuto il sopravvento, di quanta sofferenza tutto questo abbia generato e continui a generare.
Michele Pellegrino era stato nominato arcivescovo di Torino da Paolo VI nel 1965 e creato cardinale nel 1967, insieme a Karol Wojtyla; dopo aver rinunciato all’incarico di vescovo nel 1977, si era stabilito nella casa parrocchiale di Vallo, piccola cittadina torinese di neanche mille anime, dedicandosi allo studio e alla predicazione.
Dall’intervista, che si può leggere integralmente online[1], colgo alcuni passaggi emblematici...
La rilettura dell'intervista di Anita Prati è a questo link:
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