Lo studio dell’ebraismo ha sempre coinciso con quello della formazione, conservazione, trasformazione, cancellazione della cosiddetta “identità ebraica”. Ma in cosa differirebbe l’ebraismo dall’”identità ebraica”? Non dovrebbero essere, le due cose, coincidenti? E cosa vorrebbe dire, poi, l’abusata parola “identità”? Non ha forse un’identità ogni cosa che esiste in natura?
In generale, col termine “identità” si fa riferimento al modo in cui un soggetto (o una famiglia, un popolo, una nazione…) definisce sé stesso, “si riconosce”, “si identifica”; e al modo in cui gli altri lo definiscono e identificano. La cosa non è mai semplice perché queste percezioni sono fluide e mutevoli: oggi io posso avere un’alta considerazione di me stesso, e pensare di avere fatto grandi cose nella vita, o di essere destinato a farle, ma domani posso avere cambiato idea. E lo stesso può accadere a chi mi giudichi.
Per quanto riguarda il popolo ebraico – in qualsiasi modo lo si voglia intendere –, la questione diventa vieppiù complessa, per almeno tre motivi di fondo....L'articolo di Francesco Lucrezi è a questo link:
https://moked.it/blog/2025/10/22/libri-le-radici-ebraiche-ditalia/
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