Kosovo: tra ferite aperte e voglia di futuro

Quando si parla di Kosovo, a qualcuno che non ci è mai stato, basta soffermarsi sul suo sguardo: un misto di perplessità, vaghi ricordi di guerra, e la convinzione che non ci sia molto da vedere e da apprezzare. Il mio ultimo viaggio, un’avventura alla scoperta di questo splendido Paese, tra Pristina, Prizren e Mitrovica, mi ha raccontato una storia diversa – fatta di bellezza sommessa, di giovani che ballano tra i vicoli della capitale, di ponti che uniscono e dividono, di speranze più forti della memoria del conflitto.


Il Kosovo è un paese che vive su un crinale sottile: quello tra il desiderio di guardare avanti, che è ben visibile in città come Pristina e Prizren, e il peso di una storia ancora troppo recente per essere digerita del tutto, una realtà che nessun luogo può raccontare meglio di Mitrovica. Mitrovica, proprio quella città dove un ponte sul fiume Ibar divide concretamente e ideologicamente due comunità, quella albanese-kosovara e quella serba....

L'articolo di Elisa Ruaro è a questo link:

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