Il presente è ripugnante, e rende plausibile l’accusa di compiere crimini di guerra. Ma ancora peggio si prepara il domani di Tel Aviv, infettato da un immane senso di umiliazione che schiaccia un popolo intero, considerato terrorista e punito in maniera collettiva. Quale serpente velenoso (molto peggiore di Hamas) striscerà fuori dalle macerie per avvelenare a morte?
A Gaza c’è l’attualità dell’orrore che produce – come scrive Giuliano Ferrara – «una maledetta inversione della colpa» su Israele. Ci sono le morti dei bambini e degli innocenti (cinico sostenere che ve ne sono state altre nella storia per giustificarle), c’è l’orrida fame e la denutrizione, si vede a occhio nudo la quasi totale distruzione di case e alloggi (per impedire ai palestinesi di restare), si rilevano bombardamenti continui di ospedali, scuole, moschee e ora anche di chiese e così via. Questo è l’oggi, ripugnante e disgustoso, che rende plausibile l’accusa al governo israeliano di compiere crimini di guerra. Ma ancora peggio si prepara il domani, infettato da un immane senso di umiliazione che schiaccia un popolo intero, considerato terrorista e punito in maniera collettiva....
L'intervento del politologo Mario Giro è a questo link:
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