Bose: Infanzia tradita. Umanità sfigurata

Oggi 6 agosto ricorre la Festa della Trasfigurazione particolarmente importante nella tradizione monastica e il Monastero di Bose come consueto ha diffuso una sua news-letter nella quale desidera condividere un pezzo del loro cammino comunitario all’interno di quello dell’umanità alla quale si sentono e sono profondamente solidali. È anche l’occasione per rendere gli amici della Comunità partecipi di alcuni pensieri su quanto più frequentemente si troviamo a scambiare tra di loro: speranze, desideri, progetti, ma anche pene, fatiche e tragedie dell'umanità.


"Senza venire meno al ministero della speranza che ci è affidato in quanto esseri umani e in quanto credenti – anzi volendo esercitarlo con realismo e consapevolezza – abbiamo pensato di dare voce alla nostra pena, che crediamo anche vostra, per un tratto particolare delle immani e diversificate tragedie che vediamo consumarsi sotto i nostri occhi. Lo facciamo non per indulgere in letture pessimistiche, ma per un atto di responsabilità nei confronti di quel bene che tutti abbiamo il dovere di rispettare, proteggere e curare. Ogni essere umano ucciso o umiliato è un mondo distrutto e dunque, in certo senso, un genocidio. Lo insegnano unanimi le tre fedi nel Dio unico i cui seguaci, tuttavia, in nome di quel medesimo Dio e pretendendosene difensori, non hanno esitato e non esitano a uccidere e umiliare. Ma quando le vittime sono bambini, il male diventa abissale e l’umanità che ne è responsabile si degrada a un livello indicibile...."

L'intera news-letter Qiqajon è a questo link:

https://monasterodibose.it/comunita/lettera-agli-amici/16606-infanzia-tradita-umanita-sfigurata

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