Raniero La Valle e Tomaso Montanari, mons. Giovanni Ricchiuti: Eleggiamo il nostro domicilio a Gaza

Eleggiamo domicilio a Gaza, affinché Israele salvi se stesso



È in circolazione un documento (“Eleggiamo il domicilio a Gaza”, tra i firmatari, Tomaso Montanari, mons. Giovanni Ricchiuti, Ginevra Bompiani: per aderire, domiciliatiagaza@primaloro.com) con l’invito, rivolto a tutti, di dichiarare che Gaza è il proprio domicilio elettivo. Secondo l’ordinamento italiano il domicilio, diverso dalla residenza, è il luogo in cui c’è il fulcro delle proprie cure e interessi, il centro delle proprie preoccupazioni, l’incrocio dei propri rapporti col mondo esterno; e questo è effettivamente Gaza oggi per moltissime persone in tutto il mondo che sono preoccupate ed afflitte per la sua sorte. Si tratta perciò di un disperato tentativo di fermare il progetto di Netanyahu di liberare Gaza e Israele dalla presenza sul territorio del popolo palestinese, ed è il frutto di un giudizio politico sull’attuale fase della crisi. La valutazione politica è che, nonostante le dicerie su negoziati e tregue, Israele non si fermerà finché, come dice Netanyahu, non avrà “finito il lavoro”. E in realtà Netanyahu non si può fermare, e non si fermerà se continuerà ad avere il consenso e l’incitamento della maggioranza del Paese e se gli reggerà il cuore, perché altrimenti perderebbe ogni giustificazione, anche etica, di quello che ha fatto finora....

L'iniziativa e la proposta di Raniero La Valle è a questo link:

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