Le nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale al di là di rifiuti e mitizzazioni

L’Intelligenza Artificiale punta a replicare le capacità umane, ma chi può fermare una corsa così veloce? In Italia, tra entusiasmo e timori, cresce la consapevolezza dei rischi e delle opportunità. I giovani sono più aperti, ma restano paure legate al lavoro e alla dipendenza. Serve conoscenza critica, senza mitizzare né rifiutare la tecnologia. La riflessione di Riccardo Pedrizzi



Una macchina che esegue le stesse mansioni dell’uomo con la stessa competenza. Questo è l’“Intelligenza Artificiale Generale”. A questo punto ci potremo fermare mai? E chi potrebbe fermare questa tendenza cosi accelerata? Già oggi abbiamo accettato che anche le macchine possono essere intelligenti, delegando loro un numero crescente di decisioni. Così l’ambizione dei ricercatori aumentata sempre più in una vertigine faustiana, nella convinzione che è possibile che una macchina svolga gli stessi compiti intellettuali degli esseri umani. È una sfida continua. La storia degli ultimi anni di rapido progresso è la storia di questa competizione e di questo inseguimento tra l’uomo e la macchina..

L'intera riflessione di Riccardo Pedrizzi è a questo link:

https://formiche.net/2025/05/le-nuove-frontiere-dellintelligenza-artificiale-la-riflessione-di-pedrizzi/#content

Nessun commento:

Posta un commento