“Non puoi dire quello che pensi”: le paure degli arabi israeliani

Quello che pubblichiamo in questo post è un articolo del 30 ottobre 2023 e già allora la situazione si presentava difficile ed eravamo a 20 giorni dall'azione di Hamas del 7 ottobre. Oggi non può che essere peggiorata e notizie dirette verosimilmente lo conferma.


I circa 2 milioni di cittadini arabi di Israele costituiscono la più grande minoranza etnica del paese: praticano varie religioni (musulmana, cristiana, drusa), sono generalmente bilingui e appartengono a diversi strati sociali. Nonostante l’articolo 10 della Dichiarazione d’Indipendenza di Israele affermi che “lo Stato di Israele garantirà completa parità di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti senza distinzione di religione, razza o sesso; garantirà la libertà di religione, coscienza, lingua, istruzione e cultura”, gli arabi-israeliani vivono frequenti discriminazioni. Inoltre il 18 luglio 2018 il Parlamento israeliano ha approvato una legge che, per la prima volta nella storia del paese, definisce Israele come “la casa nazionale del popolo ebraico“, offrendo una potenziale base legale per trattamenti sfavorevoli nei confronti dei cittadini arabi e di altre comunità non ebraiche. Da quando il conflitto israelo-palestinese è entrato nell’attuale fase ...

L'articolo di Thomas Helm è a questo link:

https://magazine.cisp.unipi.it/non-puoi-dire-quello-che-pensi-le-paure-degli-arabi-israeliani/

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