La lettura che ha dato Vito Mancuso di alcuni passi della Torah in funzione di un'attualità drammatica, piena di errori e di ingiustizie, pare collocarsi al di fuori di principi che sono in fondo pienamente universali
Nel confronto con la Bibbia il presupposto indispensabile per tutti e non solo per la tradizione ebraica è un amalgama di libertà, riconoscimento della nostra imperfezione e coscienza della complessità di un testo che ti lascia tutta la libertà di questo mondo tranne una: quella di togliere o aggiungere, di scegliere o scartare. Di dire che lì è buona e là meno. Prendere o lasciare, voltare e rivoltare ma senza giudicare - né il prima né il dopo del testo stesso.
L'articolo di Vito Mancuso e la risposta di Elena Loewenthal sono a questo link:
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