Li vedo ogni giorno, i ragazzi, nelle aule universitarie. Entrano in gruppo, uno accanto all’altro, gli occhi pieni di domande. Non è vero che non ascoltano, che si distraggono, che pensano ad altro. Cercano solo parole autentiche.
Parole che vengano da chi abita ciò che insegna, da chi non finge, non si nasconde, non teme di mostrarsi forte e fragile al tempo stesso. Li hanno spesso definiti apatici, disimpegnati, sdraiati. Ma il problema siamo noi che abbiamo smesso di capire loro che, come ha scritto Alessandro Baricco, si sono opposti alla «tremenda resistenza del Novecento». Ci stupiamo persino del fatto che nelle ultime settimane siano scesi in strada sventolando le bandiere palestinesi e gridando “Free Palestine”. Sono gli stessi ragazzi che qualche anno fa riempivano le piazze dei Fridays for Future, prima che il Covid li chiudesse in casa. Appartengono alla cosiddetta “Generazione Z”, di cui tanto si discute senza mai ...
L'articolo di Michela Marzano è a questo link:
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202510/251013marzano.pdf
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