Nel contesto attuale di rapida evoluzione tecnologica, il rapporto tra spiritualità e tecnologia digitale solleva domande profonde e complesse. L’intelligenza artificiale e le piattaforme digitali stanno progressivamente trasformando la nostra esperienza del sacro e del trascendente, introducendo nuove modalità di espressione e pratica spirituale. Quali le motivazioni che ci spingono a integrare queste tecnologie nella nostra vita spirituale?
Da questa domanda nasce una riflessione su ciò che definisco i «due volti» della spiritualità digitale, ciascuno con implicazioni etiche ed esistenziali uniche. Quando ci riferiamo alla spiritualità digitale intendiamo, in prima battuta, l’uso delle tecnologie digitali per supportare, espandere o trasformare esperienze e pratiche spirituali. Questo fenomeno include attività che vanno dalla meditazione guidata tramite applicazioni (app), ai rituali religiosi in spazi virtuali, fino alla creazione di comunità spirituali online. La spiritualità digitale, tuttavia, non si limita all’adozione di strumenti tecnologici per finalità pratiche, ma implica una ridefinizione profonda del modo in cui comprendiamo e viviamo il trascendente...
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