Il conflitto ha avuto un impatto devastante sui bambini. In occasione dell'odierna Giornata mondiale della salute mentale, la testimonianza di Roberta Vallone, psicologa e psicoterapeuta all'Unità di psicologia dell'ospedale Bambino Gesù, che ha assistito diversi minori arrivati dalla Striscia: "La loro mente era rimasta bloccata in una dimensione di allarme continuo e avevano smarrito qualsiasi punto di riferimento"
Sono i bambini vittime della guerra israeliana che qualcuno, cinicamente, annovera nella lista dei “fortunati” perché almeno non sono stati assassinati. Definirli ancora bambini, però, resta difficile: la loro condizione esistenziale è rimasta sospesa, come in un limbo. Più oscuro che mai. E se l’intesa per la pace riapre la porta della speranza, i traumi di questi due anni logoranti di guerra rimangono. «Hanno perduto la propria identità. ...
L'articolo di Federico Piana è a questo link:
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