"Netanyahu sbaglia tutto, l'unica via è un'intesa per i due Stati"

«Il nostro appello ha ricevuto molte adesioni nella società civile. La società israeliana, però, è divisa. C'è chi ci vede come traditori del nostro passato, ma non li ascoltiamo. Ci sono vite reali in ballo». Ami Ayalon, ex capo dello Shin Bet dal 1996 al 2000, è tra i principali promotori del messaggio lanciato da un nutrito gruppo di ex capi dei servizi segreti, compresi big del Mossad, al governo di Tel Aviv per mettere la parola fine al conflitto.


La linea è ballerina da Kerem Maharal, piccolo insediamento nel Nord di Israele, dove vive. «Le montagne mi riempiono gli occhi, è una comunità piccola costruita da Dio, che scese sulla Terra e decise che non ci fosse la guerra - dice -. Ma il disastro umano che stiamo vivendo in Medio Oriente sostiene il contrario».

Dalle zone del conflitto che cosa le arriva?

«Io ci sono stato sul campo di battaglia. Non siamo più davanti a una guerra tra israeliani e Hamas. Non si distinguono i terroristi perché non indossano le uniformi. Così ogni palestinese diventa una minaccia»....

L'intervista a Ami Ayalon a cura di Giovanni Turi è a questo link:

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202508/250805ayalonturi.pdf

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