Nella nonviolenza sia la causa sia i mezzi devono essere giusti e chiari. La nonviolenza, che è una qualità del cuore, non può giungere attraverso un appello al cervello. Il primo principio dell’azione non violenta è la non collaborazione con tutto ciò che è umiliante. Il successo della tecnica non violenta non dipende dalla buona volontà dell’oppressore, ma piuttosto dall’inesauribile aiuto di Dio. Non esiste sconfitta nella nonviolenza.
Non c’è alcuna ragione per essere nonviolenti. Non c’è sfida se non si vive per la gente. Sapete, se le persone non sono pacifiste, non è colpa loro. È perché la società le colloca in quel posto. Bisogna cambiarlo. Non basta cambiare l’uomo; mentre lo si fa bisogna anche cambiare il suo ambiente. La gente pensa che la nonviolenza sia davvero debole e non militante. Sono idee sbagliate che la gente ha perché non capisce che cosa significa la nonviolenza. Per dirla senza mezzi termini, la nonviolenza richiede più coraggio della violenza. La maggior parte degli atti violenti viene compiuta prendendo l’avversario alla sprovvista e, secondo me, non ci vuole molto carattere se uno vuole farlo....
L'articolo di Cesar Chavez è a questo link:
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202507/250708chavez.pdf
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