Il Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, 60 anni, ci riceve nel giorno in cui per la prima volta da due settimane in questa regione si intravede uno spiraglio di speranza, con l’annuncio del cessate il fuoco fra Israele e l’Iran. Ma anche nel giorno in cui a Gaza decine di persone sono state uccise nell’ennesima strage del cibo. Naturale che la conversazione con lui parta da qui: dal dramma della Striscia, dalla speranza, dal futuro e dal sogno della pace.
«Pace è una parola impegnativa. Il cessate il fuoco è importante perché evita che le tensioni si espandano a tutta la regione, ma la pace richiederà tempi lunghi e sarà molto difficile. E comunque ogni speranza di pace sarà fragile e instabile finché non si affronterà la questione palestinese. Qualsiasi futuro assetto regionale — e chissà se sarà necessario avere un nuovo assetto — resterà incompleto. Il mondo arabo è collegato: ci sono i confini fra i vari Stati, ma ci sono anche legami molto forti che vanno al di là dei confini.»...
L'intervista a cura di a cura di Francesca Caferri è a questo link:
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202506/250625pizzaballacaferri.pdf
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