Migranti, la denuncia dell'Oim: già 539 le vittime nel Mediterraneo


Numeri sempre più drammatici per la rotta migratoria del Mediterraneo centrale, secondo un nuovo bilancio fornito dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni in Libia, riguardante il periodo dal primo gennaio al 21 giugno 2025. L’ultimo aggiornamento dell’agenzia Onu riferisce inoltre come nello stesso periodo i migranti intercettati in mare e riportati in Libia siano stati 11.129, tra i quali almeno 369 minori

La scorsa settimana l’Oim aveva dato notizia di due distinti naufragi al largo della Libia, uno non lontano dal porto di Alshab, l’altro vicino a Tobruk: almeno 60 i dispersi, perlopiù eritrei, pakistani, egiziani e sudanesi. In quell’occasione, a proposito del Mediterraneo centrale, le Nazioni Unite avevano ancora una volta denunciato «pratiche di traffico sempre più pericolose, capacità di soccorso limitate e crescenti restrizioni alle operazioni umanitarie», chiedendo «alla comunità internazionale di intensificare le operazioni di ricerca e soccorso e di garantire uno sbarco sicuro dei sopravvissuti».Al contempo, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati aveva rilevato un’intensificazione delle partenze di migranti verso l’Italia: al 15 giugno, gli sbarchi sulle coste italiane risultano aumentati del 15% rispetto all’anno precedente, con  26.781 migranti, di cui 24.560 provenienti dalla Libia e 1.505 dalla Tunisia.

VaticanNews



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