I quattrocento colpi a viale Trastevere. Riflessioni sulla metamorfosi di un ministero

Nel Palazzo di Viale Trastevere, simbolo della scuola italiana, si è svolta un’evoluzione profonda: dal ministero burocratico e centralizzato dell’era fascista a quello aperto al cambiamento negli anni ’90, ispirato ai valori costituzionali di imparzialità ed efficienza. E oggi? La riflessione di Giuseppe Fiori


Proprio nel cuore di Trastevere c’è un palazzo del Potere, quello dell’Istruzione, simbolo della scuola italiana e di tutti i suoi nodi tematici, con un labirinto di vicoli alle spalle e davanti a Porta Portese. Una collocazione popolar-romanesca e cosmopolita allo stesso tempo, dato il melting pot del mercato domenicale, la cui vicinanza può aver dato la cifra alle interminabili trattative sindacali che si svolgono nei suoi solenni saloni. Il più importante è quello centrale, al secondo piano, con le pareti ricoperte dai ritratti dei vari ministri da Francesco De Sanctis a Giovanni Gentile, fino a Benedetto Croce, dopo di lui la tradizione è stata interrotta…

La riflessione di Giuseppe Fiori continua a questo link:

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