Integrare la qualità dei prodotti con gli obiettivi etici dell’inclusione. Anche in Italia sono sempre di più le aziende agricole che guardano verso il welfare collaborativo e trasformano i propri spazi in contesti di formazione, abilitazione e accoglienza. Come nelle storie che vi raccontiamo
Coinvolgere persone svantaggiate o a rischio di emarginazione nei processi produttiviperché sperimentino nuove relazioni e migliorino la propria autostima, aprire le porte dell’azienda per farne un luogo di apprendimento, come avviene ad esempio nelle fattorie didattiche, rivolto a tutte le età. O ancora, favorire l’integrazione di chi arriva da lontano attraverso un’attività concreta e gratificante. È l’agricoltura sociale: una pratica riconosciuta dalla legge 141 del 2015, intitolata ...
L'articolo di Alice Scialoja è a questo link:
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