Un nuovo sistema di conversione dei fanghi di depurazione riduce le emissioni di CO₂ del 99,5% rispetto ai metodi tradizionali, trasformando i rifiuti in alimenti e carburante pulito
Ogni città del mondo produce inevitabilmente fanghi di depurazione, il residuo organico denso generato dal trattamento delle acque reflue. Questa massa si accumula a ritmi vertiginosi, con oltre 100 milioni di tonnellate di fanghi secchi prodotti ogni anno a livello globale. Il loro smaltimento è costoso e complicato: i fanghi possono contenere sostanze organiche, nutrienti come azoto e fosforo, ma anche metalli pesanti e composti tossici. Attualmente, le soluzioni più diffuse sono la combustione, che rilascia sostanze nocive, o il compostaggio, che però richiede tempi molto lunghi.
Ora, però, una nuova scoperta potrebbe cambiare radicalmente la gestione di questi rifiuti....
L'articolo di Ilaria Rosella Pagliaro è a questo link:
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