A Tunisi, il primo Forum tunisino per lo sviluppo della medicina sino-africana mette in mostra l’evoluzione del modello sanitario di Pechino, che attraverso cooperazione clinica, chirurgia robotica, digitalizzazione e un crescente ruolo nella raccolta dei dati, costruisce nel tempo un vantaggio informativo difficilmente recuperabile
Nei corridoi del Palais des Congrès, più di cinquecento esperti e centotrenta specialisti cinesi dialogano con delegazioni di quindici Paesi africani, mentre il ministro della Salute tunisino, Mustafa Ferjani, insiste sul ruolo della Tunisia come “ponte naturale” tra Pechino e il continente africano. Affianca la rilevanza del Forum un dato geopolitico: quello dell’utilizzo della sanità come nuovo asse della competizione contemporanea, e di come la Cina sia divenuta, nel tempo, un attore ormai strutturato nel ridisegnare ...
L'articolo di Jacopo Marzano è a questo link:
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