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Il nuovo antisemitismo

Non abbiamo ancora misurato tutte le conseguenze del più grande successo strategico di Hamas: dal 7 ottobre, un nuovo antisemitismo ha messo radici in Occidente.

Alberto Melloni firma un testo importante: la meditazione lucida e angosciata di uno dei più grandi storici del cristianesimo.


Un odio antisemita che sembrava estinto cammina davanti a noi, si muove, si nutre, si riproduce. Le teologie e il Concilio sembravano averlo ripudiato e fossilizzato con decenni di dialogo ebraico-cristiano. La lucidità morale, le costituzioni democratiche e il senso civico sembravano averlo sepolto sotto una montagna di “mai più”.  Invece – lo vediamo sotto i nostri occhi – gli antichi stereotipi dell’antisemitismo cristiano (talora definito antigiudaismo con una distinzione implicitamente auto-assolutoria), si ripropongono in una variante secolarizzata, ma non troppo. 

È accaduto tutto ciò che voleva Hamas anche nel rimbalzo informativo. 

Che il 7 ottobre fosse “un legittimo atto di resistenza” lo hanno detto in pochissimi, anche se erano già troppi; che era il modo in cui “i palestinesi hanno affermato la loro esistenza”, pochi, pure troppi. Che fosse “l’atto giustificato di lotta di un popolo oppresso” troppi. Dall’altra parte il grosso dell’opinione pubblica e del mondo diplomatico non si aspettavano da Israele una reazione “moderata” …

Il testo di Alberto Melloni è a questo link:

https://legrandcontinent.eu/it/2025/10/26/il-nuovo-antisemitismo/?fbclid=IwY2xjawN2oY5leHRuA2FlbQIxMQABHuKFsvKgEdGDmdk8iJzonBm835qM-LrMCtU4fosQ5KiZuAMY4_dNANxR-N2j_aem_TZTYoW-ih1YgnxE5Da--rQ

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