"Cara #sinistra, liberati dai dogmi woke e proPal”. La violenza dell'estremismo ideologico sulla pelle di una donna, di sinistra, che da sempre si batte per i diritti. Censura, violenza, gogna, emarginazione: la tensione moralistica esasperata nelle battaglie per le minoranze e per la Palestina non tollera il dissenso, soprattutto se proviene dalla stessa parte politica. Diario di una ribellione.
È arrivato il momento per me, di fare il punto su quello che sta accadendo nella sinistra mondiale in questi anni. Troppe cose mi hanno sconcertata. Lo sconcerto mi ha portata a interrogarmi. Ho letto analisi di filosofi e filosofe, studiosi di paesi diversi, a sottolineare che il dibattito nel mondo è aperto: da Yascha Mounk, ebreo tedesco che vive in America, e il suo memorabile “La trappola identitaria,”, alla francese Caroline Fourest che ha scritto “Generazione offesa. Dalla polizia della cultura alla polizia del pensiero”, fino all’americana Susan Neiman che vive in Germania e ha pubblicato “La sinistra non è woke. Un antimanifesto”. Vorrei che questo mio racconto fosse...
La lettera di Paola Concia è a questo link:
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