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Il fantasma dell’antisemitismo e il coraggio della verità

Il fantasma dell’antisemitismo è il dispositivo di legittimazione dei nuovi progetti autoritari. Che si autodefiniscono democratici non perché rispettano i diritti umani ma perché proibiscono per legge di dire la verità, se questa verità è scomoda e riguarda nientedimeno che le politiche del governo israeliano. Eppure l’antisemitismo è stato anche questo: una guerra contro la memoria, un progressivo scivolamento verso un regime di potere che ha negato l’evidenza della verità


Il potere e la verità si fanno una guerra spietata e reciproca, da Socrate in poi. In fondo l’infelice convegno organizzato dall’Ucei al Cnel nei giorni scorsi si può leggere così: un (marginalissimo) episodio di questo conflitto. Che il potere faccia la guerra alla verità, è ciò che comprendiamo tutti. Lo sappiamo da sempre, non solo in questo periodo in cui persino l’evidenza di un genocidio viene sovvertita dal discorso del potere. Meno spesso ricordiamo che dire la verità è quasi sempre un atto di coraggio – ne sa qualcosa Sigfrido Ranucci...

L'articolo di Sergio Labate è a questo link:

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202510/251020labate.pdf

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