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La mobilitazione per Gaza , la rinnovata posizione e le preoccupazioni del mondo ebraico italiano

La guerra che si protrae in Medio Oriente da oltre 600 giorni ha portato a un logoramento esteso che riguarda anzitutto Israele e la popolazione palestinese, così come le comunità ebraiche nel mondo e, in qualche modo, anche l’Europa e le democrazie occidentali.


L'Ucei in un lungo, articolato ed equilibrato comunicato firmato da Noemi di Segni nel quale, leggendo tra le righe, emerge un articolato dibattito interno. Ne esce una equilibrata mediazione tra le sue molte anime che, pur non distanziandosi apertamente dall'operato di Netanyahu, di fatto a mio avviso lo sottintende. 
Lo fa presentando innanzitutto la posizione degli ebrei italiani chiamati alla responsabilità dagli scenari luttuosi che si sta vivendo, ribadendo il valore della vita e l’impegno a salvare vite umane a qualunque nazionalità appartengano, ad assicurare soccorso umanitario, al di sopra di ogni altro impegno, al di sopra di ogni conflitto e anche dentro a questa logorante e mai pianificata guerra. 
Lo fa non riconoscendosi  in chi annuncia piani di svuotamento di Gaza dai suoi naturali abitanti, né in coloro che attaccano persone e beni nei villaggi della Cisgiordania e afferma con forza come l’incitamento alla violenza sia lontano da ogni morale ebraica.
Lo fa nella convinzione che l’opzione “due popoli e due stati” rappresenti ancora una meta moralmente doverosa, verso la quale alzare lo sguardo come orizzonte futuro di tutti per tutti, attorno alla quale valga la pena impegnarsi per creare le condizioni di leadership e di sicurezza, sradicando derive fondamentaliste e favorendo un ordinamento democratico, coltivando la cultura della vita e il reciproco riconoscimento.
Lo fa presentando una lunga lista di preoccupazioni ma anche evidenziando come, seppur nessuno ne parli, Israele sia quotidianamente in sfibrante allerta per gli attacchi missilistici che costringe la popolazione a recarsi nei rifugi, Qui sotto una immagine degli allerta occorsi lo scorso giovedì 5 giugno 2025.

In ogni caso un comunicato che vale la pena di leggere integralmente apprezzandone il cammino compiuto in questi mesi.
(BiGio)

 

La posizione dell'UCEI attraverso Noemi di segni è a questo link:






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